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16 Dicembre 2024Il periodo natalizio è il momento ideale per riscoprire le tradizioni: in Friuli Venezia Giulia ce ne sono per tutti i gusti, come l’usanza friulana del ceppo natalizio (in dialetto “zoc di Nàdal” o “Nadalin”), forse derivato dell’antico culto pagano del Dio-Sole.
Si tratta di un ceppo, di faggio, quercia o gelso, che il giorno della Vigilia viene acceso dal membro più giovane della famiglia, raccolta attorno al “fogolâr”, il caminetto. La tradizione vuole che il Nadalin sia mantenuto acceso fino all’Epifania: se funziona, è un segno di buona sorte per l’anno nuovo.
A Trieste, invece, un’usanza locale è la messa subacquea, iniziata nel 1976 e che quest’anno si terrà il 26 dicembre alle 11, presso la Scala Reale in Piazza Unità d’Italia, per una tradizione unica in tutto il Paese.